Sportello Unico per l'Edilizia

Abuso edilizio: demolire o non demolire? Le linee guida della Campania

Pubblicate le linee guida Campania sull’abuso edilizio: parametri e criteri generali per la valutazione del prevalente interesse pubblico rispetto alla demolizione La Campania ha pubblicato le linee guida sull’abusivismo edilizio, ai sensi della legge regionale 19/2017 (per la quale è stata richiesta l’illegittimità costituzionale).

Data:
8 Marzo 2018

Pubblicate le linee guida Campania sull’abuso edilizio: parametri e criteri generali per la valutazione del prevalente interesse pubblico rispetto alla demolizione

La Campania ha pubblicato le linee guida sull’abusivismo edilizio, ai sensi della legge regionale 19/2017 (per la quale è stata richiesta l’illegittimità costituzionale).

Al fine di perseguire indirizzi uniformi in ambito regionale, la legge regionale 19/2017 disciplina l’adozione di linee guida regionali, non vincolanti, che supportino gli enti locali che intendono mettere in atto misure alternative alla demolizione degli immobili abusivi ai sensi dell’articolo 31, comma 5, del dpr 380/2001 (testo unico dell’edilizia).

In pratica prevede, in alternativa alla demolizione, la possibilità di acquisire e rivendere gli immobili abusivi che non siano in contrasto con gli interessi urbanistici, ambientali o idrogeologici.

Ricordiamo che ai sensi dell’art. 31, comma 5 del dpr 380/2001:

l’opera acquisita è demolita con ordinanza comunale , salvo che con deliberazione consiliare non si dichiari l’esistenza di prevalenti interessi pubblici  e sempre che l’opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici, ambientali o di rispetto dell’assetto idrogeologico.

L’acquisizione al patrimonio comunale è in via primaria finalizzata alla demolizione  di ufficio dell’opera abusiva.

Il provvedimento è pertanto finalizzato alla demolizione di ufficio dell’opera abusiva acquisita al patrimonio comunale. Gli immobili acquisiti al patrimonio dei Comuni potranno essere destinati, a titolo esemplificativo, a:

  • uffici pubblici
  • alloggi di edilizia residenziale pubblica
  • alloggi per edilizia residenziale sociale (Housing sociale)
  • opere pubbliche o di interesse pubblico
  • opere di urbanizzazione secondaria
  • programmi di valorizzazione immobiliare anche con l’assegnazione in locazione degli immobili destinati ad uso diverso da quello abitativo
  • programmi di dismissione immobiliare

Tuttavia il Consiglio Comunale potrà decidere di non procedere alla demolizione laddove ravvisi la sussistenza di un interesse pubblico che giustifichi la permanenza dell’opera abusiva stessa.

Da sottolineare che l’art. 31 del dpr 380/2001 non fornisce un elenco dei prevalenti interessi pubblici; la determinazione è rimessa per legge in forma esclusiva e discrezionale al Consiglio Comunale.

Linee guida Campania

Le linee guida costituiscono un atto di indirizzo e di coordinamento volto a supportare i Comuni campani che intendono valutare l’adozione di misure alternative alla demolizione di immobili abusivi acquisiti al patrimonio comunale a seguito di mancata spontanea esecuzione dell’ingiunzione di demolizione derivate da sentenza penale passata in giudicato o da provvedimento amministrativo comunale.

Le linee guida presentano, in primo luogo, i parametri e criteri generali di valutazione del prevalente interesse pubblico rispetto alla demolizione.

A titolo esemplificativo, le linee guida indicano che l’interesse pubblico a non demolire potrebbe essere ravvisato in:

  • interesse all’utilizzo dell’immobile quale ufficio pubblico o per servizi pubblici esercitati dal Comune
  • interesse all’incremento del patrimonio comunale (la locazione o l’alienazione degli immobili acquisiti possano aumentare le entrate del Comune)
  • interesse sociale al soddisfacimento di esigenze abitative di nuclei familiari che risultino attestate dal competente servizio o ufficio comunale
  • interesse pubblico ad evitare l’aggravarsi delle condizioni di disagio abitativo e precarietà sociale in zone ove il fenomeno della realizzazione di edifici ad uso residenziale privi di titolo abilitante riveste proporzioni di particolare rilevanza e nelle quali l’adozione di misure alternative all’abbattimento è compatibile con il perseguimento delle finalità di riqualificazione

Il documento contiene anche i criteri per la valutazione del non contrasto dell’opera con rilevanti interessi urbanistici, ambientali o di rispetto dell’assetto idrogeologico. Nell’ambito dei rilevanti interessi urbanistici si potrà valutare, se l’area è vincolata paesaggisticamente, l’incidenza dell’opera abusiva sulla percezione e sul godimento del paesaggio, tenendo conto del contesto antropico esistente.

Le linee guida, infine, forniscono utili indicazioni anche su:

  • la regolamentazione della locazione e alienazione degli immobili acquisiti al patrimonio comunale per inottemperanza all’ordine di demolizione, anche con preferenza per gli occupanti per necessità
  • i criteri di determinazione del canone di locazione e del prezzo di alienazione
  • i criteri di determinazione del possesso del requisito soggettivo di occupante per necessità
  • i criteri di determinazione del limite di adeguatezza dell’alloggio alla composizione del nucleo familiare

Per i soggetti che occupano l’immobile, ai fini della individuazione delle caratteristiche di occupante per necessità, il Comune potrà far riferimento ai parametri per l’accesso alle misure di edilizia residenziale sociale. La decisione relativa alla scelta tra assegnazione a titolo di alienazione od assegnazione a titolo di locazione è rimessa alla esclusiva discrezionalità del Consiglio Comunale.

Ultimo aggiornamento

8 Marzo 2018, 22:07