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E’ arrivato il momento di accendere i riscaldamenti. Ecco i limiti imposti dalle norme e come risparmiare sul riscaldamento

Ecco il vademecum di Enea e Mise su come risparmiare sul riscaldamento, con le regole d’oro per ridurre i consumi e migliorare l’efficienza energetica, evitando sprechi e sanzioni Anche quest’anno, con l’arrivo del freddo, è ora di accendere gli impianti di riscaldamento; attenzione però ai costi della bolletta! Dal 15 ottobre scorso, infatti, in 4.

Data:
23 Ottobre 2015

Ecco il vademecum di Enea e Mise su come risparmiare sul riscaldamento, con le regole d’oro per ridurre i consumi e migliorare l’efficienza energetica, evitando sprechi e sanzioni
Anche quest’anno, con l’arrivo del freddo, è ora di accendere gli impianti di riscaldamento; attenzione però ai costi della bolletta!
Dal 15 ottobre scorso, infatti, in 4.300 Comuni italiani (ricadenti in zona climatica “E”, come ad esempio Milano, Torino, Venezia, Bergamo, Rimini, Campobasso, Enna, etc.) si accendono già i riscaldamenti. Si comincia dalle zone più fredde (principalmente quelle montane) per giungere via via a quelle meno fredde (le meno fredde in assoluto, ricadenti in zona climatica “A”, sono Lampedusa e Porto Empedocle). Lo impongono le norme sul risparmio energetico, che definiscono alcuni limiti alla libertà di gestione degli impianti di riscaldamento.
In particolare, il dpr 74/2013 impone i seguenti limiti.
Limite sulle temperature

Durante il funzionamento dell’impianto di climatizzazione invernale, la media delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti riscaldati, non deve superare:
• 18°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili
• 20°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici

Il mantenimento della temperatura è ottenuto con accorgimenti che non comportano spreco di energia.

Limiti su periodo e orario di accensione

L’esercizio degli impianti termici per il riscaldamento invernale è consentito con i seguenti limiti relativi al periodo annuale e alla durata giornaliera di attivazione, articolata anche in due o più sezioni:
• Zona A: 6 ore giornaliere, dal 1° dicembre al 15 marzo
• Zona B: 8 ore giornaliere, dal 1° dicembre al 31 marzo
• Zona C: 10 ore giornaliere, dal 15 novembre al 31 marzo
• Zona D: 12 ore giornaliere, dal 1° novembre al 15 aprile
• Zona E: 14 ore giornaliere, dal 15 ottobre al 15 aprile
• Zona F: nessuna limitazione

NB: Per conoscere a quale zona appartiene la propria città si rinvia al dpr 412/1993.

Al di fuori di tali periodi, gli impianti termici possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e, comunque, con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria.
La durata giornaliera di attivazione degli impianti non ubicati nella zona F è compresa tra le ore 5 e le ore 23 di ciascun giorno.
Al fine di evitare inutili sprechi nell’utilizzo degli impianti di riscaldamento ed un costo eccessivo della bolletta, l’Enea e il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) hanno redatto un vademecum con le 10 regole fondamentali per un riscaldamento più conveniente ed efficiente: se si consuma meno, si inquina anche meno.
Il documento indica come diminuire il costo delle bollette e contribuire a ridurre il consumo di combustibili fossili, garantendo anche le condizioni minime di sicurezza degli impianti, evitando possibili sanzioni.

Le 10 regole per risparmiare sul riscaldamento

Ecco le 10 regole d’oro:
1. Fare la manutenzione degli impianti
2. Controllare la temperatura ambiente
3. Fare attenzione alle ore di accensione
4. Usare i cronotermostati
5. Applicare valvole termostatiche
6. Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone
7. Schermare le finestre la notte
8. Fare il check up alla propria casa
9. Installare impianti di riscaldamento innovativi
10. Evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni

Ultimo aggiornamento

23 Ottobre 2015, 15:32