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Certificato di destinazione urbanistica

Certificato di destinazione urbanistica: cos’è, quando serve.

Certificato di destinazione urbanistica: cos’è, quando serve.

Certificato di destinazione urbanistica: cos’è, a cosa serve, obbligo.

Certificato di destinazione urbanistica CDU

Il Certificato di Destinazione Urbanistica (CDU) è un documento che racchiude tutte le prescrizioni urbanistiche applicabili ad una specifica area o ad un immobile. La sua principale funzione è quella di fornire una certificazione riguardo alle possibili tipologie di intervento che possono essere condotte su una determinata proprietà. In questo articolo analizziamo i casi in cui tale certificazione risulta essere obbligatoria e quando non serve, chi può richiederla, chi la rilascia. Puoi scaricare gratis il modello di richiesta del certificato di conformità urbanistica insieme ad altri documenti utili nella pratica di successione dal software successioni.

Cos’è il certificato di destinazione urbanistica?

Il certificato di destinazione urbanistica, comunemente abbreviato come CDU, è un documento rilasciato dalla pubblica amministrazione, in genere dagli uffici tecnici comunali. Questo documento è fondamentale per comprendere la pianificazione urbana e le possibilità di intervento su un terreno o un fabbricato. Il certificato si basa sul piano regolatore generale del comune di riferimento e sul piano urbanistico. Va detto che si tratta di una documentazione estremamente importante sia per il venditore che per l’acquirente, i quali traggono molti benefici dalla detenzione di questo certificato.

 

Contenuto del certificato di destinazione urbanistica

Il CDU è un insieme di informazioni fondamentali che riguardano un’area specifica. Il certificato include:

riferimenti catastali: identificano in modo univoco l’area o il fabbricato di interesse, fornendo il foglio e la particella catastale;

destinazione urbanistica: specifica come l’area è classificata urbanisticamente, ad esempio, se è destinata a scopi residenziali, agricoli o industriali;

parametri urbanistici: includono l’indice di fabbricabilità, che attesta se è possibile costruire e l’indice del dissesto dei versanti e l’indice di inondabilità, che influenzano la possibilità di realizzare nuove costruzioni.

 

A cosa serve il certificato di destinazione urbanistica

Perché il certificato è utile in ambito edilizio? Il CDU è fondamentale per chiunque sia coinvolto in operazioni immobiliari. Grazie al CDU, è possibile:

conoscere la zona in cui ricade l’immobile;

comprendere le possibilità di intervento edilizio;

evitare abusi edilizi.

 

Chi può richiedere il certificato di destinazione urbanistica?

La richiesta certificato di destinazione urbanistica può essere effettuata:

 

dal proprietario/comproprietario dell’immobile;

dall’erede del defunto (in questo caso si allega la dichiarazione sostitutiva);

dal tecnico incaricato dal committente (in questo caso si allega delega).

 

Il rilascio del CDU contiene tutte le prescrizioni urbanistiche per le aree identificate al nuovo catasto terreni (NTC): foglio e particella.

 

La richiesta del certificato viene fatta per varie ragioni tra cui:

atto notarile;

successione;

mutuo bancario.

Documenti da allegare alla richiesta di certificato

Il proprietario dell’immobile (o altri soggetti abilitati citati in precedenza) allegano una serie di documenti alla richiesta di certificato di destinazione urbanistica, quali:

planimetria catastale con evidenziazione della zona interessata;

ricevuta di versamento diritti (comunali e di segreteria);

marca da bollo da apporre sul certificato da rilasciare.

 

Non è necessario apporre la marca da bollo sulla domanda e sul certificato per i seguenti casi:

uso successioni: art. 5, tabella allegato B) del dpr 26/10/1972 n. 642 e s.m.i.;

coltivatori diretti: artt. 21 e 21 bis, tabella allegato B) del dpr 26/10/1972 n. 642 e s.m.i.;

uso espropri: art. 22 tabella allegato B) del dpr 26/10/1972 n. 642 e s.m.i.

 

Chi rilascia il certificato di destinazione urbanistica?

Secondo l’articolo 30 del dpr 380/2001 il certificato di destinazione urbanistica deve essere rilasciato dal dirigente o responsabile del competente ufficio comunale entro il termine perentorio di 30 giorni dalla presentazione della relativa domanda. Esso conserva validità per un anno dalla data di rilascio se, per dichiarazione dell’alienante o di uno dei condividenti, non siano intervenute modificazioni degli strumenti urbanistici.

 

Certificato di destinazione urbanistica quando è obbligatorio

Secondo l’art. 30 comma 2 del dpr 380/2001 il certificato di destinazione urbanistica deve essere obbligatoriamente allegato negli atti tra vivi (sia in forma pubblica sia in forma privata) aventi ad oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni. Tutto questo conferisce molta sicurezza e trasparenza all’operazione di compravendita di un immobile.

 

Certificato di destinazione urbanistica quando non serve

L’obbligo del certificato decade quando i terreni costituiscono pertinenze di edifici censiti nel nuovo catasto edilizio urbano, purché la superficie complessiva dell’area di pertinenza medesima sia inferiore a 5.000 metri quadrati.

 

Se manca il certificato di destinazione urbanistica?

Se il CDU (o autocertificazione) non viene allegato agli atti di trasferimento di cui all’art. 30 del dpr 380/2001 comma 2, essi possono essere confermati o integrati anche da una sola delle parti o dai suoi aventi causa, mediante atto pubblico o autenticato, al quale sia allegato un certificato contenente le prescrizioni urbanistiche riguardanti le aree interessate al giorno in cui è stato stipulato l’atto da confermare o contenente la dichiarazione omessa.

 

Secondo il comma 5 dell’art. 30 del dpr 380/2001:

I frazionamenti catastali dei terreni non possono essere approvati dall’agenzia del territorio se non è allegata copia del tipo dal quale risulti, per attestazione degli uffici comunali, che il tipo medesimo è stato depositato presso il comune.

Se il dirigente (o il responsabile dell’ufficio comunale) accerta la mancanza dell’autorizzazione nell’effettuazione di lottizzazione di terreni a scopo edificatorio, con ordinanza da notificare ai proprietari delle aree ed agli altri soggetti indicati nel comma 1 dell’articolo 29 dpr 380/2001, ne dispone la sospensione. Il provvedimento comporta l’immediata interruzione delle opere in corso ed il divieto di disporre dei suoli e delle opere stesse con atti tra vivi e deve essere trascritto a tal fine nei registri immobiliari.

 

Cosa accade in caso di inadempienza del comune?

L’art. 30 comma 4 del dpr 380/2001 prevede che in caso di mancato rilascio del certificato di destinazione urbanistica da parte del comune entro 30 giorni dalla presentazione della relativa domanda, può essere sostituito da una dichiarazione dell’alienante (autocertificazione) o di uno dei condividenti attestante l’avvenuta presentazione della domanda, nonché la destinazione urbanistica dei terreni secondo gli strumenti urbanistici vigenti o adottati, oppure l’inesistenza di questi oppure la prescrizione, da parte dello strumento urbanistico generale approvato, di strumenti attuativi.

 

Modulo richiesta CDU

Ultimo aggiornamento

8 Ottobre 2023, 09:36