Sportello Unico per l'Edilizia

Campania, sanatoria per i lavori eseguiti senza permesso ma conformi al Piano Casa

Saranno valide fino al 31 dicembre 2017 le norme su ampliamenti entro il 20% e demolizioni e ricostruzioni con premio fino al 35% Sono passati solo tre mesi dalla proroga al 31 dicembre 2017 del Piano Casa della Campania ed è arrivata una nuova correzione alla normativa su ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni.

Data:
13 Aprile 2016

Saranno valide fino al 31 dicembre 2017 le norme su ampliamenti entro il 20% e demolizioni e ricostruzioni con premio fino al 35%

Sono passati solo tre mesi dalla proroga al 31 dicembre 2017 del Piano Casa della Campania ed è arrivata una nuova correzione alla normativa su ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni.

Si tratta della possibilità di ottenere il titolo abilitativo in sanatoria per gli interventi che sono stati realizzati senza permesso, ma che per le loro caratteristiche risultano conformi al Piano Casa. Questa chance è stata prevista dalla LR 6/2016 (Collegato alla legge di stabilità regionale) che ha introdotto anche altre modifiche.

La norma regionale richiama l’articolo 36 del Testo unico dell’edilizia (Dpr 380/2001), in base al quale gli interventi realizzati senza titolo abilitativo possono ottenerlo in sanatoria se il lavoro risulta conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento dei lavori e al momento in cui è presentata la domanda.

Il Collegato alla legge di stabilità regionale per il 2016 chiarisce che questa possibilità vale anche per gli interventi realizzati senza permesso dopo l’entrata in vigore del Piano Casa del 2009 (29 dicembre 2009) ma che per le loro caratteristiche rientrano tra gli ampliamenti fino al 20% e le demolizioni e ricostruzioni con premio di cubatura entro il 35% ammessi dal Piano Casa.

Ricordiamo che la Legge Regionale 16/2014 ha previsto la sanatoria per gli interventi realizzati prima dell’entrata in vigore del Piano Casa, ma che risultano conformi ai limiti volumetrici della norma. Il Collegato alla legge di stabilità regionale per il 2016 chiude quindi il cerchio, facendo sì che nessun intervento con le caratteristiche previste dal Piano Casa sia considerato “abusivo”, a prescindere dal momento in cui sono stati effettuati i lavori e dall’esistenza di un titolo abilitativo.

Il Collegato alla legge di stabilità regionale per il 2016 ha introdotto anche altre novità.

Tutti gli interventi possono essere eseguiti sugli edifici regolarmente autorizzati ma non ancora ultimati al 19 gennaio 2016, data in cui è entrata in vigore la LR 1/2016 di proroga del Piano Casa.

Per gli interventi di demolizione e ricostruzione, che usufruiscono di un bonus volumetrico fino al 35% a condizione che siano rispettate le norme sulle distanze minime e le altezze massime, la legge regionale specifica che i limiti cui fare riferimento sono quelli indicati dal DM 1444/1968. Non vanno quindi considerate eventuali misure diverse contenute nei piani regolatori o in altre norme locali.

Viene spostata in avanti, cioè al 19 gennaio 2016, anche la data entro la quale i sottotetti e i ruderi devono risultare esistenti per poter usufruire delle misure di recupero del Piano Casa.

Gli immobili dismessi possono essere demoliti e ricostruiti con pari volumetria e cambio di destinazione d’uso a condizione che il 30% della cubatura sia destinata all’edilizia sociale. Se negli edifici si svolgevano attività industriali, queste  devono essere cessate e non produrre più reddito dal 19 gennaio 2013 (tre anni prima dell’entrata in vigore della LR 1/2016).

Ultimo aggiornamento

13 Aprile 2016, 18:16