5 Maggio 2016
Decreto mutui, arrivano le nuove regole su clausole e rate non pagate
Decreto mutui: esproprio della casa dopo 18 rate non pagate, obbligo di informazione e clausole sul debito residuo. Ecco tutte le novità per i nuovi contratti
Approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 aprile 2016 il decreto mutui, il decreto legislativo che in recepimento della direttiva comunitaria 17/UE intende garantire un più elevato livello di protezione dei consumatori in merito ai contratti di credito relativi a beni immobili residenziali.
L’ambito di applicazione delle nuove norme è riferito a:
- mutui aventi ad oggetto la concessione di credito garantito da ipoteca su un immobile residenziale
- mutui finalizzati all’acquisto o alla conservazione del diritto di proprietà su un terreno o su un immobile edificato o progettato
Ecco in sintesi le nuove regole previste dal decreto mutui:
- in assenza della cosiddetta clausola di inadempimento le banche possono pignorare l’immobile in maniera diretta, senza passare per le procedure di asta giudiziaria
- il debitore diventa inadempiente solo dopo aver saltato 18 rate del mutuo (non più 7), anche non consecutive
- la clausola di inadempimento non scatta in automatico, ma deve essere esplicitamente prevista dal contratto (il cliente può rifiutare di inserirla)
- il pignoramento dell’immobile estingue il debitoanche se il valore del bene immobile restituito (o i proventi) è inferiore al debito residuo. In sostanza, se il prezzo di vendita dell’immobile pignorato risulta essere più basso della quota di mutuo non ancora saldato alla banca, sarà quest’ultima a rimetterci la differenza, che non potrà quindi gravare sul consumatore; se invece il prezzo di vendita dell’immobile risultasse più alto del mutuo residuo, il consumatore avrà diritto a tenersi la differenza
- la norma non è retroattiva, vale solo per i contratti futuri (il pignoramento immediato da parte della banca non riguarda mutui già in essere, nemmeno se interviene un’eventuale surroga)
- l’assistenza di un consulente per i consumatori, qualora scelgano di inserire nel contratto di mutuo la clausola di inadempimento, diventa obbligatoria
- gli annunci pubblicitari relativi a contratti di credito devono essere effettuati da parte dei finanziatori e degli intermediari in forma corretta, chiara e non ingannevole
- particolare riguardo è richiesto nei casi di bisogno o di debolezza del consumatore
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