Sportello Unico per l'Edilizia

Dal 1° luglio obbligo banda larga negli edifici nuovi o con ristrutturazioni rilevanti Gli edifici equipaggiati potranno beneficiare, ai fini della cessione, dell’affitto o della vendita dell’immobile, dell’etichetta volontaria e non vincolante di “edificio predisposto alla banda larga”

E’ innegabile che stiamo vivendo un periodo di crisi di vario tipo, crisi che coinvolgono molti aspetti della nostra vita, al punto da far emergere chiara la necessità di un radicale cambiamento anche di “abitudini”.

Data:
18 Agosto 2015

E’ innegabile che stiamo vivendo un periodo di crisi di vario tipo, crisi che coinvolgono molti aspetti della nostra vita, al punto da far emergere chiara la necessità di un radicale cambiamento anche di “abitudini”.

IL 2015 si prospetta un periodo ricco di novità che potranno contribuire in modo significativo alla introduzione di “cambiamenti importanti”. Le novità sono state introdotte dal decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 (c.d. Sblocca Italia) già convertito in legge (L. 11 novembre 2014, n. 164).

Con il provvedimento, vengono introdotte nuove norme per l’infrastrutturazione digitale degli edifici dalla data del 1° luglio 2015. Il cambiamento coinvolge pesantemente anche tutto il settore delle costruzioni poiché, con la modifica del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al DPR 6 giugno 2001, n. 380 , i progettisti edili dovranno progettare edifici nuovi dotati di “un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete”. Tali caratteristiche dovranno essere presenti anche negli edifici sottoposti ad interventi per “opere che richiedano il rilascio di un permesso di costruire ai sensi dell’articolo 10, comma 1, lettera c ” dello stesso DPR 380/01.

Inoltre, sempre dal 1° luglio 2015, tutti gli edifici di nuova costruzione e quelli sottoposti a interventi di ristrutturazione profonda che richiedano il rilascio di un permesso di costruire ai sensi dell’articolo 10 (del DPR 380/01) dovranno essere equipaggiati di un punto di accesso, cioè di un “punto fisico, situato all’interno o all’esterno dell’edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, che consente la connessione con l’infrastruttura interna all’edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga.”

Per agevolare l’acquirente nella scelta, il legislatore riconosce inoltre la possibilità di identificare con una etichetta, gli edifici equipaggiati della infrastruttura costituita da spazi installativi, impianti passivi in fibra ottica e punto di accesso (in realtà sono due i punti da accesso: dal tetto e dal sottosuolo). La figura individuata come autorizzata a rilasciare l’etichetta di “edificio predisposto alla banda larga”, è un “tecnico abilitato per gli impianti di cui all’articolo 1, comma 2, lettera b), del regolamento di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37”, cioè anche gli installatori antennisti-elettronici. Dunque gli edifici dovranno essere dotati di infrastrutture progettate e realizzate: “secondo quanto previsto dalle Guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3”:
-spazi installativi: cavedi, cavidotti, scatole e tubi per rendere agevole le installazioni di impianti di comunicazione elettronica, cioè servizi a larga banda disponibili sui diversi mezzi trasmissivi: cavi in rame, cavi a fibra ottica, antenne terrestri, satellitari, ecc.
-predisposizioni in fibra ottica: infrastruttura passiva costituita tante fibre ottiche quante sono le unità immobiliari dell’edificio. Meglio se con cavi multifibre, collegate ad un apparato disposto in un punto di accesso all’edificio, una sorta di “punto di consegna” dei servizi a banda ultra larga.
-punto di accesso: costituito da uno o più spazio/i fisico/i o un locale tecnico dove possono trovare posto i dispositivi anche di diversi operatori, necessari per la gestione dei segnali (provenienti sia via etere, sia dal sottosuolo, ancorché su diversi mezzi trasmissivi) che dovranno essere distribuiti alle diverse unità immobiliari che li richiederanno

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Dal 1° luglio obbligo banda larga negli edifici nuovi o con ristrutturazioni rilevanti Gli edifici equipaggiati potranno beneficiare, ai fini della cessione, dell'affitto o della vendita dell'immobile, dell'etichetta volontaria e non vincolante di “edificio predisposto alla banda larga”

Ultimo aggiornamento

18 Agosto 2015, 12:37