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“BONUS TARI” – Agevolazione diretta a ottenere una scontistica sulla tassa sui rifiuti

DI COSA SI TRATTA Come per le utenze di luce e gas, chi si trova in condizioni di difficoltà economica ha diritto a uno sconto sulla tassa sui rifiuti.

Data:
6 Ottobre 2025

DI COSA SI TRATTA

Come per le utenze di luce e gas, chi si trova in condizioni di difficoltà economica ha diritto a uno sconto sulla tassa sui rifiuti. È il cosiddetto bonus Tari. Si tratta di una misura prevista dal Bonus sociale, che comprendente anche il bonus idrico e il bonus luce e gas. Il bonus Tari è stato introdotto dall’art. 57 bis del decreto legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157.

Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21/01/2025, n. 24, sono definiti i principi e criteri per la definizione delle modalità applicative delle agevolazioni, recepiti, da ultimo, con delibera ARERA 355 del 29 luglio 2025, che approva il “Testo unico per la regolazione delle modalità applicative per riconoscimento del bonus sociale rifiuti (TUBR)”.

L’agevolazione spettante, per ogni utenza domestica agevolabile, consiste nell’applicazione di una riduzione pari al 25% della TARI/Tariffa corrispettiva altrimenti dovuta al lordo delle componenti perequative, al netto dell’IVA, se dovuta, e di ogni ulteriore corrispettivo per altre attività esterne al ciclo integrato dei rifiuti urbani o eventuale conguaglio relativo ad annualità precedenti.

COME FUNZIONA IL BONUS SOCIALE:

  • Per avere diritto al bonus, il cittadino/nucleo familiare deve risultare in condizioni di disagio economico:
  • appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro;

oppure

  • appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 o più figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20mila euro;

È importante sottolineare che l’essere o meno beneficiari del bonus non cambia le modalità di pagamento della TARI, come il modello F24, il MAV e il bollettino postale.

  • Non esiste una procedura da seguire per richiedere il bonus in oggetto, la sua applicazione avviene in automatico sulla base dell’ISEE dichiarato.

Pertanto, non occorre fare alcuna domanda per ottenere l’accesso alla misura.

Lo stato di disagio economico è attestato dall’INPS sulla base della DSU presentata l’anno precedente ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate, secondo quanto previsto dalla normativa in materia.

Ogni nucleo familiare ISEE e ciascuno dei suoi componenti può beneficiare di un solo bonus sociale rifiuti per ogni anno di competenza della DSU.

UTENZE CESSATE PER CAMBIO RESIDENZA

In caso di cessazione dell’utenza, per una variazione dell’indirizzo di abitazione così come riportato nella DSU presentata l’anno precedente, che può comportare una modifica del gestore territorialmente competente, l’agevolazione sarà quantificata dal gestore territorialmente competente dell’utenza cessata nell’anno a in base all’importo della TARI/tariffa corrispettiva che il beneficiario avrebbe dovuto corrispondere.

L’erogazione della compensazione sarà essere effettuata attraverso la corresponsione di un contributo una tantum, erogato mediante bonifico domiciliato da ARERA, intestato al dichiarante la DSU (beneficiario). Il bonifico domiciliato potrà essere incassato anche da un soggetto delegato dal beneficiario e deve essere incassato entro il termine del periodo quinquennale di prescrizione del diritto alla compensazione.

RATEIZZAZIONE

È possibile ottenere anche una rateizzazione della tassa sui rifiuti, con un importo minimo di 100 euro, qualora dovessero esserci particolari situazioni economiche disagiate. In particolare:

  • qualora l’importo addebitato superi del 30% il valore medio riferito ai documenti di riscossione emessi negli ultimi due (2) anni.;
  • agli utenti che dichiarino mediante autocertificazione ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 445/00 di essere beneficiari del bonus sociale per disagio economico previsto per i settori elettrico e/o gas e/o per il settore idrico;
  • per gli utenti con condizioni economiche disagiate, in base ai criteri stabiliti dall’Ente territorialmente competente

Ultimo aggiornamento

6 Ottobre 2025, 19:38