Distanze tra edifici: guida del Notariato sulle deroghe per demo-ricostruzione e ampliamento
Lo studio prende in esame la disciplina delle distanze legali nell’ambito della complessiva regolamentazione che discende dal Codice Civile, dalla Legge urbanistica 1150/1942, dal D.M. 1444/1968, e dal D.P.R. 380/2001
Data:
10 Ottobre 2025
Lo studio n. 227-2024/P “Distanze legali nel sistema della proprietà edilizia e nel T.U. dell’edilizia, D.P.R. 380/2001 ART. 2 BIS” del Consiglio nazionale del Notariato si sofferma sulla ratio e sui presupposti per l’applicazione delle norme inerenti alle distanze, sia dalle costruzioni che dai confini, nonché sul ruolo e gli spazi operativi riservati alle regioni e alla pianificazione comunale.
In particolare, viene analizzato il nuovo art. 2 bis del D.P.R. 380/2001, puntualizzando le deroghe che possono essere operate dalle Regioni al sistema delle distanze, e la disciplina nelle fattispecie di “demolizione e ricostruzione”.
Lo studio, dato il succedersi nella materia di interventi legislativi, dedica un paragrafo al fenomeno della successione di leggi nel tempo e si conclude con delle osservazioni circa il ruolo dell’autonomia privata nell’ambito delle distanze.
Riassumendo:
- la demolizione e ricostruzione può beneficiare del mantenimento delle distanze originarie;
- gli ampliamenti fuori sagoma devono rispettare i limiti come nuove costruzioni;
- nei centri storici la tutela prevale sull’innovazione.
Ultimo aggiornamento
20 Settembre 2025, 11:43
Sportello Unico per l'Edilizia